Frasi offensive nei confronti della premier Giorgia Meloni al concerto del primo maggio a Foggia: la libertà di espressione non deve travalicare il valore delle istituzioni e il valore dell’individuo. La sindaca e la Giunta leggeri e autoreferenziali sul metodo di selezione degli artisti”. Lo afferma il gruppo di Fratelli d’Italia al Comune di Foggia dopo il “caso Gennarone”, rapper che ha pronunciato frasi offensive contro la premier. Nel mirino soprattutto le scelte dell’Assessorato alla Cultura retto da Alice Amatore. Secondo il gruppo FdI guidato da Claudio Amorese non sarebbero stati coinvolti nelle decisioni i componenti della commissione Cultura ed in particolare i consiglieri di maggioranza.
“Quanto accaduto nel corso del concerto dell’1 maggio a Foggia, in riferimento alla ormai nota frase espressa nei confronti del presidente del Consiglio Giorgia Meloni da un’artista foggiano, portando la città negativamente alle cronache nazionali, è da censurare e ci deve portare a riflettere. Un atto di violenza verbale gratuito rispetto al quale è doverosa una presa di distanza degli organizzatori ma soprattutto della sindaca e della Giunta presenti in modo esultante”.
E ancora: “Ci deve far riflettere soprattutto perché abbiamo la necessità di riportare la discussione sui temi veri del vivere quotidiano, della esigenza di politiche efficaci per il cittadino, la necessità di servizi, di decoro urbano ma soprattutto umano, temi sui quali ad oggi l’amministrazione Episcopo non risulta pervenuta. Gli insulti sessisti e l’utilizzo strumentale di termini ideologici come il fascismo o il comunismo sono talmente superati che rappresentano la dimostrazione tangibile che si vuole distogliere l’attenzione dai problemi veri e sicuramente non rispecchiano il sentimento che porta i Sindacati Confederali ogni anno a sollecitare legittime rivendicazioni sui temi del lavoro. Lo diciamo con grande dispiacere perché in primo luogo la posizione di alcuni non deve pregiudicare l’immagine di tanti ragazzi e ragazze che hanno una salda educazione e sanno manifestare con garbo i propri ideali ed in secondo luogo perchè siamo favorevoli all’organizzazione di grandi e piccoli eventi per la città e soprattutto per i giovani evidenziando il valore della libertà di espressione ma proprio alle nuove generazioni bisogna trasmettere senza ambiguità un messaggio chiaro che evidenzi l’importanza e il peso delle parole, il rispetto delle Istituzioni, il rispetto di genere e soprattutto della donna. Evidentemente per alcuni sono valori praticabili a fasi alterne”.
Poi concludono: “Nell’esprimere vicinanza e solidarietà al presidente del Consiglio auspichiamo più attenzione nel processo di selezione negli eventi culturali e con criteri maggiormente trasparenti e di meritocrazia considerato tra l’altro che gli operatori del settore culturale e artistico non vengono coinvolti e hanno rappresentato pubblicamente le loro doglianze e che i componenti della commissione Cultura ed in particolare i consiglieri di maggioranza non vengono informati, come in questa occasione, per esprimere pareri e indirizzi sulle iniziative del settore di propria competenza”.