È stato un weekend lungo di grande musica colta in provincia di Foggia con l’acclamato ensemble I Solisti Terre Federiciane diretto dal Maestro Luciano Natale. I tre concerti, nella Cattedrale di Troia, a Monte Sant’Angelo e nel bosco dell’Incoronata, hanno fatto il pieno di pubblico e di emozioni.
L’ensemble è costituito da musicisti di alto profilo musicale e professionale assieme a giovanissimi interpreti di pregio. La loro esperienza vanta collaborazioni con enti ed istituzioni musicali importanti di rilievo nazionale ed internazionale, come l’Orchestra dell’Accademia del Teatro alla Scala di Milano, Orchestra Sinfonica di Milano, Orchestra della Svizzera Italiana, I Solisti di Pavia di Enrico Dindo, I Colibrì, I solisti Veneti, l’Orchestra di San Remo, l’Orchestra del Petruzzelli, Accademia Santa Cecilia, Orchestra sinfonica Pugliese, Conservatorio “V. Bellini” di Caltanissetta, Conservatorio “V. Bellini” di Catania. Sinfonietta di Messina, con Luis Bacalov, Orchestra di Roma del M° Ennio Morricone ecc. Attualmente sono impegnati con importanti istituzioni concertistiche Italiane.
Saranno Jessica Siciliano il violino solista e Vincenzo Diaferio 1° Violino e Concertazione Ensemble. Gli altri musicisti sono: Mattia Arculeo violino concertante – Giuseppe Tucci, violino e violino solista – Alessandro Faraci, violino concertante, – Sergio Fanelli, viola concertante. Samuele Danese, viola concertante. Savino Tucci, violoncello concertante. Antonietta Gramegna, violoncello concertante. Massimo Allegretta, contrabasso concertante.
A Troia, dove c’erano oltre 400 spettatori tra i banchi della Cattedrale, e al Bosco dell’Incoronata l’ensemble ha eseguito Le Quattro Stagioni di Antonio Vivaldi, mentre il concerto di Monte, che si è tenuto dopo la conferenza di Claudia Koll nella Sala Convegni Basilica di San Michele Arcangelo ed è stato patrocinato anche dall’Ente Parco Nazionale del Gargano aveva come titolo Dal Barocco al Tango argentino. Nel programma è stata prevista l’esecuzione de Le Quattro Stagioni di Vivaldi con Jessica Siciliano violino solista, La Follia di Vivaldi con Vincenzo Diaferio 1° Violino e concertazione ensemble e Underground Tango di Goran Bregovic. Luciano Natale, oltre che direttore artistico, è stato narratore della serata.
Senza dubbio da ripetere l’esperienza green sotto le querce del Bosco Incoronata, patrimonio verde inestimabile del Comune di Foggia. Si è trattato di un evento musicale senza precedenti, che ha catturato i cuori degli amanti della musica classica e della bellezza naturale. Le celebri “Quattro Stagioni” di Antonio Vivaldi hanno dato vita a un’esperienza sensoriale unica, avvolgendo il pubblico in un abbraccio di suoni e colori, il tutto immerso nella maestosità della natura.
L’evento con la concessione del Comune di Foggia nella persona del delegato Francesco Strippoli, consigliere comunale, è stato organizzato da I Solisti Terre federiciane, da Luciano Natale appunto, direttore artistico, dal primo violino Vincenzo Diaferio ed è stato sponsorizzato dall’imprenditore forestale Mario De Angelis del Parco Avventura di Biccari, che sta lavorando alla valorizzazione anche di Incoronata. C’è stato un pubblico diversificato nel bosco, composto da appassionati di musica, cultori della natura e semplici curiosi desiderosi di vivere un’esperienza indimenticabile.
Tra alberi secolari monumentali e fruscii di foglie, l’orchestra di archi ha dato vita a un concerto magico, guidata dalla grandissima direzione del maestro Luciano Natale.
Le Quattro Stagioni di Vivaldi, capolavoro intramontabile del repertorio barocco, hanno assunto una nuova dimensione all’interno di questo scenario naturale mozzafiato. Dalla freschezza primaverile al calore estivo, dall’atmosfera malinconica dell’autunno al gelo invernale, ogni movimento ha trasportato gli spettatori in un viaggio emozionale attraverso le meraviglie della natura e le sfumature dell’animo umano.
L’evento non è stato solo un omaggio alla grandezza della musica classica, ma anche un’opportunità per promuovere la conservazione e la valorizzazione del patrimonio naturale. Il Bosco Incoronata, luogo di rara bellezza e importanza ambientale, storica e religiosa, ha fornito, come ha spiegato il delegato Strippoli, il contesto ideale per unire arte e natura, ispirando riflessioni sulla bellezza del creato e sull’importanza di preservarlo per le generazioni future.