Il clima nella sala giunta di Palazzo San Domenico dove Angelo Riccardi stamattina ha presentato la squadra di governo è un po’ questo: eccoci qua, nonostante le contestazioni, le pressioni e i ricatti ce l’abbiamo fatta. Lo spiega in premessa il nuovo sindaco che respira sollevato dopo un mese di tira e molla fra i plurivotati, i possibili riconfermati e le new entry: “C’è sempre qualcuno che è scontento ma questo era il meglio possibile, il nostro interesse è la comunità. E poi ci sono quei “grillini” che urlano sempre parlando di novità e ora che metto i giovani vi lamentate?”.
Riccardi: “Non si corre per l’assessorato…”
La questione sollevata in conferenza stampa riguarda i consiglieri con tante preferenze che sono stati messi da parte a vantaggio di altri criteri. Qualcuno, per esempio, ha ottenuto 50 voti tipo Sonia Calabrese, 31 anni, lista Est, assessore al personale ed affari generali. Glielo chiede Riccardi quando si paragona il suo risultato a quello di Antonietta Varrecchia, riconfermata nell’esecutivo agli affari sociali senza che abbia brillato nella performance elettorale: “Tu, Sonia, quanti voti hai preso?”. Di qui l’enunciato: “Non si corre per fare l’assessore ma per diventare consigliere comunale, poi decide il sindaco. Qui nessuno mi è stato imposto”.
In ogni caso fuori dalla giunta – ma probabilmente non era mai stata presa in considerazione l’ipotesi – Maria Grazia Campo, probabile capogruppo Pd, e Lucia Triggiani in contesa sul bilancio riconfermato a Pasquale Rinaldi che è raggiante.
“Energas? Ce ne occuperemo subito”
Questione di quote? “Ci sono 1867 comuni in Italia che non rispettano la presenza di donne in giunta richiesta dalla legge, io l’ho fatto anche perché so che i ricorsi costano”. Nella lista Est, dunque, il leader Michele La Torre, che gestisce una cooperativa sociale, fa spazio alla sua collaboratrice Sonia Calabrese. Ambiente e urbanistica sono state assegnate (e accorpate) ad Anna Rita Armiento, avvocato, esperto di urbanistica. Una sorta di “super assessore”. La Armiento, nominata in quota Pd, lavora nello studio di Stefano Foglia presidente dell’Ordine degli avvocati di Foggia ed ex candidato sindaco. Quando gli si pone la domanda sui temi dell’ambiente il sindaco intuisce immediatamente: “Della questione Energas ci occuperemo subito”.
“Questa non è Cerignola o Andria”
Riccardi, criticato per aver tardato nel formare la giunta, se la prende con qualche organo di stampa locale senza nominare nessuno. “Informazione volgare perché io non ho mai smesso di lavorare per la città e ho firmato in questo mese centinaia di atti”. E sul paragone con Cerignola dove Franco Metta è già al lavoro, Riccardi è sbottato: “Ma Manfredonia non è Cerignola e non è nemmeno Andria, io ho dovuto gestire otto liste mica una soltanto che si guarda allo specchio. Sono un uomo di passaggio, mica un dittatore che resta per sempre, a un certo punto ho staccato la spina e ho detto basta. Certo qualcuno mi odia, c’è qualche mal di pancia ma la città ha bisogno di essere governata. La mia giunta unisce esperienza politica e capacità professionali”.
Perché manca il Pd in aula?
Gli fanno notare che è assente il Pd in aula, tra gli spettatori di un momento solenne. Riccardi glissa e questa volta si guarda allo specchio: “Io sono del Pd, la delega ai lavori pubblici è del Pd, anche il vicesindaco, il bilancio è del Pd. Dunque?”. E’ possibile che alla scadenza del mandato per l’azienda Ase sia il piddino Tonino Prencipe a sostituire Dicembrino, oppure Adamo Brunetti de ‘Il bello viene ora’. L’avvicendamento è rimandato all’anno prossimo. Del resto non c’è assessore che non sia sua diretta espressione visto che tutte le liste hanno appoggiato lui, non c’è stato ballottaggio e le beghe di partito le ha dovute gestire l’unico partito strutturato della coalizione, cioè il Pd e il suo sindaco.
“Frattarolo? Mai dato garanzie”
Entra Giuseppe La Torre di ‘Iniziativa democratica’ che si occuperà di Pubblica istruzione, sport e sicurezza. Insieme ad Antonio Conoscitore, probabile presidente del consiglio, sono quelli che, venuti da mondi politicamente lontani dal centrosinistra, completano il quadro. Con Antonietta Varrecchia, assessore in quota a ‘Il bello viene ora’ riconfermata dopo un piccolo “giallo” sulla sua permanenza. Sembrava tutto pronto per l’annuncio del nuovo esecutivo con l’immissione di Noemi Frattarolo alle politiche sociali. Questo intorno alle 16.30 di ieri. Dopo poche ore il cambio. Riccardi oggi ha precisato. “Persona rispettabilissima Frattarolo ma non le ho mai dato nessuna garanzia: chi l’ha detto che era tutto pronto? La giunta è questa, la migliore possibile”.
La squadra di governo
E allora ricapitoliamo la nuova giunta voluta da Angelo Riccardi. Sette assessori, quattro uomini e tre donne.
Salvatore Zingariello, 39 anni, vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici.
Annarita Armiento, 43 anni, Urbanistica e Ambiente;
Sonia Calabrese, 31 anni, Personale e Affari generali;
Carlo Cinque, 43 anni, Risorse del territorio e Sviluppo economico;
Giuseppe La Torre, 42 anni, Pubblica istruzione, Sport e Sicurezza;
Pasquale Rinaldi, 51 anni, Bilancio e Patrimonio;
Antonietta Varrecchia, 40 anni, Solidarietà e Politiche giovanili.
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