Il Premio della Presidenza 2018 della V Edizione del ‘Franco Cuomo International Award’ è stato assegnato a Vazapp, il gruppo nato in provincia di Foggia impegnati a promuovere e rilanciare, in chiave nuova, il settore agricolo della Daunia, coinvolgendo i più giovani e contrastando attraverso le armi della socialità e della cultura il grave fenomeno del caporalato.
“Vazapp è una comunità di giovani professionisti con sede a Foggia della quale fanno parte ricercatori, comunicatori ma anche creativi, che nelle sue due componenti, l’associazione Terra promessa e la cooperativa Terra Terra, sta conducendo – si legge nelle motivazioni del premio – un’opera virtuosa di costruzione di comunità e diffusione di conoscenza tra operatori del settore agricolo e agroalimentare del territorio con modalità innovative, per mezzo di attività tese a dar vita a un sistema di identità, relazioni sociali e comunità, utili per contrastare fenomeni come quello del caporalato e dello sfruttamento dei braccianti”.
Basandosi sui concetti di “comunità di pratica” e di “social innovation system”, stimolando lo sviluppo di un network di produttori e utilizzatori della conoscenza, facilitando la creazione di un rapporto di fiducia tra stakeholder, Vazapp sta contribuendo a valorizzare la vocazione agricola del territorio pugliese operando sia come attivatore sociale che come innovation broker. Tra i modelli di social innovation creati si annovera Contadinner, una tra le più grandi operazioni di ascolto dal basso mai fatte in Italia nel settore agricolo: con le Contadinner i contadini aprono le loro case per accogliere giovani agricoltori confinanti, o aspiranti tali, creando occasioni di confronto e di apprendimento. Un progetto che, nella sua prima edizione, ha messo attorno alla stessa tavola, cena dopo cena, 400 giovani agricoltori della provincia di Foggia per uno scambio di esperienze, progetti e conoscenze, gettando basi per sinergie e collaborazioni.
La consegna del Franco Cuomo International Award a Vazapp sarà anche l’occasione per ricordare il giornalista pugliese Alessandro Leogrande, scomparso un anno fa, che con i suoi articoli e le sue inchieste fu sempre in prima linea in difesa degli ultimi e dei ferocemente sfruttati nei più diversi contesti, in primo luogo nell’ambito dell’immigrazione e del caporalato, piaga diffusa nella sua terra.
La cerimonia di premiazione si terrà domani 3 dicembre 2018 alle 16.30 nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani a Roma (Via della Dogana Vecchia, 29). Introdurrà il Antimo Cesaro, ex parlamentare e già Sottosegretario di Stato al Ministero dei Beni Culturali. Presenterà la manifestazione il giornalista Giampiero Marrazzo.
L’Award è stato assegnato per la Letteratura alla scrittrice Lia Levi, alla critica d’arte Mimma Pisani e alla poetessa marocchina Mounya Allali. Per il Giornalismo, ad Antonio Di Bella, Direttore di RaiNews24. Per la Saggistica alla psicologa Rita Parsi e al filologo finlandese Heikki Solin. Nella sezione Teatro, il Premio alla carriera è andato all’attore e regista Pino Micol, il premio della Presidenza sezione Giovani a Guenda Goria e per l’impegno sociale all’attore e regista napoletano Francesco Di Leva e al suo gruppo Nest.
Per la sezione Arte, riconoscimenti a Ubaldo Bartolini e Bruno Ceccobelli e all’imprenditore mecenate fondatore del Museo Camusac di Cassino, Sergio Longo. Vincitrice del Premio speciale internazionale Grazia Francescato per le sue battaglie ambientaliste. I Premi della presidenza dell’Award sono stati attribuiti a Cinzia Catalfamo, che guida la Fondazione Akbaraly che si occupa dei più fragili in Italia e in Africa; a Elena Rossi, scrittrice esordiente, che dedica la sua vita a costruire ponti tra diverse culture.