Il primo Consiglio comunale potrebbe presentarsi domani come una prima trincea per Franco Landella. Con la Giunta a 6, qualora non si arrivasse oggi ad una nuova trattativa con la Lega, l’elezione del presidente del Consiglio, indicata in Leo Iaccarino potrebbe dimostrarsi molto rischiosa per la maggioranza di centrodestra, che si ritroverebbe con ogni probabilità ad avere 5 pedine in meno, le leghiste, passando da 20 voti a 15 (col sindaco).
In queste ore si discute di una possibile candidatura alternativa che possa mettere sotto scacco Landella, individuata in Leo Di Gioia, Giovanni Quarato o la campionissima di consensi Lia Azzarone. I 5 leghisti potrebbero votare per uno di questi nomi? Se sì, le minoranze variamente assortite con 17 voti (4 Pd, 2 Città dei Diritti, 1 Foggia Popolare, 3 Movimento 5 Stelle, 1 Senso Civico e 1 Foggia Civica, più i 5 Lega appunto) potrebbero far decadere la proposta di Leo Iaccarino.
L’ingegner Giovanni Quarato, ex candidato sindaco del M5S, si dice aperto alla discussione. Potreste convergere su Leo Di Gioia? “Se ne può discutere”, afferma a l’Immediato. Ma l’interessato ed ex assessore regionale non pare oggi orientato a tale ipotesi.
Intanto Quarato spiega in una nota il suo pensiero: “A seguito di articoli di stampa inerenti la carica di Presidente del Consiglio Comunale di Foggia, si ritiene opportuna una riflessione sul ruolo che questa figura assume rispetto al Consiglio stesso ed ai suoi equilibri democratici. È forse eccessivo per la nostra città sperare che un ruolo di garanzia venga concordato con tutte le componenti politiche presenti nell’assise Comunale, al fine di trovare una figura terza che sia equilibrata e qualificata e che garantisca l’imparzialità del suo operato? Continuiamo a ritenere che si dovrebbero discernere gli incarichi di natura politica da quelli di natura istituzionale, ma la cronaca politica di queste ultime settimane, la corsa, a volte lotta, alle poltrone, spesso a scapito della qualità dell’azione Politica è stata avvilente, per quanto non sorpendente. Forse chiediamo troppo alla politica locale, ma abbiamo il dovere civico di non rassegnarci, pertanto sollecitiamo le forze politiche tutte ad un confronto aperto sulla scelta del Presidente del Consiglio Comunale, sarebbe un segnale importante per la città, un auspicio di un nuovo corso … Noi ci proviamo!”.