Vittorio Feltri, direttore editoriale di Libero Quotidiano, si è dimesso dall’Ordine dei Giornalisti. Ad annunciare la clamorosa svolta è Alessandro Sallusti che dedica a questa notizia la prima pagina dell’edizione odierna de Il Giornale, accompagnata da un lungo editoriale. L’annuncio ufficiale arriva, dunque, non arriva direttamente dal giornalista che negli ultimi mesi aveva scatenato polemiche dopo alcune frasi sul Sud, sul presidente del Consiglio Giuseppe Conte e su Foggia.
“Dopo cinquant’anni di carriera si è dimesso dall’Ordine rinunciando a titoli e posti di comando nei giornali, compreso nel suo Libero (lo fondò nel 2000) – scrive Alessandro Sallusti su Il Giornale -. Perché lo abbia fatto lo spiegherà lui, ma io immagino che sia una scelta dolorosa per sottrarsi una volta per tutte all’accanimento con cui da anni l’Ordine dei giornalisti cerca di imbavagliarlo e limitarne la libertà di pensiero a colpi di processi disciplinari per presunti reati di opinione e continue minacce di sospensione e radiazione”.
Non potrà più essere direttore editoriale
“Se ti dimetti dall’Ordine, è vero che non puoi più esercitare la professione e quindi neppure dirigere , ma uscendo dal controllo politico puoi scrivere ovunque, senza compenso, come qualsiasi comune cittadino – prosegue Sallusti sulle dimissioni Feltri dall’ordine dei giornalisti -. In sostanza: Per potere continuare a scrivere, Vittorio Feltri, immaginando di essere di qui a poco ghigliottinato, penso io, ha dovuto rinunciare al suo mestiere”. Insomma, lo stesso direttore de Il Giornale crede che la mossa del collega di Libero sia per sfuggire alla possibile radiazione dell’odg per ripetute violazioni del codice deontologico. Lo ha detto lui stesso.
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(foto di copertina: da Fuori dal Coro, Rete 4 + prima pagina Il Giornale del 25 giugno 2020)