“La provincia di Foggia ha fatto registrare l’incidenza più alta di casi Covid in Puglia ed è tra le tre più alte del centro-sud. In particolare durante la prima e seconda ondata, una vera e propria fiammata, abbiamo avuto il doppio dei pazienti rispetto alla provincia di Bari e il quadruplo rispetto al Salento. Siamo diventati un po’ la Codogno dell’Italia meridionale”.
Lo ha detto il direttore del Policlinico “Riuniti” di Foggia, Vitangelo Dattoli, durante il XIII Convegno Nazionale della Società Italiana degli Epatologi Ospedalieri – CLEO. “Ricordo le telefonate con la Regione, in particolare con il vicepresidente Raffaele Piemontese, mentre ero praticamente in pianta stabile in una foresteria dell’ospedale, e l’apprensione delle serate in particolare ad aprile ed novembre del 2020″.
“I numeri – ha aggiunto – hanno richiesto una organizzazione molto più robusta, con oltre 300 posti letto Covid, con un ruolo di coordinamento tra due province. Abbiamo fatto salti mortali per riconvertire diversi reparti – ha concluso -, è stato complicato. Per mesi ho analizzato i dati, anche di notte, per elaborare modelli organizzativi che non erano paventatili, che bisognava implementare con cadenza settimanale. Per fortuna la terza e quarta ondata sono state differenti”.