Roma, 30 novembre 2021 – Cambiano ancora una volta le regole sulla quarantena a scuola: data la crescita dei contagi il Ministero ha deciso – con una circolare firmata ieri sera – che le classi torneranno in dad anche con un solo contagiato.
Le maglie si stringono rispetto ai primi di novembre quando le nuove indicazioni per la gestione dei contagi in classe prevedevano niente Dad con un solo positivo, con due quarantena ‘selettiva’ a seconda si fosse stati vaccinati o meno e tutti a casa con tre contagi. Regole nate per salvaguardare il più possibile l’anno scolastico in presenza, ma ora il quadro è peggiorato e il Ministero ha deciso per un nuovo giro di vite.
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“Nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate a intervenire tempestivamente o comunque secondo la organizzazione di regione/P.a. o ASL – si legge nella circolare – il dirigente scolastico venuto a conoscenza di un caso confermato nella propria scuola è da considerarsi autorizzato, in via eccezionale ed urgente, a disporre la didattica a distanza nell’immediatezza per l’intero gruppo classe ferme restando le valutazioni della ASL in ordine all’individuazione dei soggetti (da considerare ‘contatti stretti‘ a seguito di indagine epidemiologica) da sottoporre formalmente alla misura della quarantena. Rimane valida l’opportunità per i Dipartimenti di Prevenzione di scegliere la strategia di controllo per la tutela della salute pubblica per ogni singola indagine di focolaio epidemico in ambito scolastico”.
La circolare sottolinea che “ultimamente si sta assistendo ad un aumento rapido e generalizzato del numero di nuovi casi di infezione da SARS-CoV-2, anche in età scolare, con una incidenza (casi/popolazione) settimanale ancora in crescita e pari a 125 per 100.000 abitanti (19/11/2021 – 25/11/2021): valore ben lontano dal quello ottimale di 50 per 100.000, utile per un corretto tracciamento dei casi. Si ritiene opportuno sospendere – provvisoriamente – il programma di ‘sorveglianza con testing’ e di considerare la quarantena per tutti i soggetti contatto stretto di una classe/gruppo dove si è verificato anche un singolo caso tra gli studenti e/o personale scolastico”.
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I presidi: mancato il tracciamento
“Siamo stati facili cassandre, avevamo lanciato l’allarme già pochi giorni dopo la pubblicazione della nota congiunta Salute-Istruzione n. 1218 del 6 novembre scorso. Le scuole, nonostante le mille difficoltà e con uno smisurato carico di lavoro sulle spalle dei dirigenti e del personale, hanno retto. Lo stesso non possiamo dire dei dipartimenti di prevenzione che non sono riusciti sin da subito a garantire la tempistica dei testing e in molti casi non hanno applicato quelle procedure di tracciamento”. È il commento di Antonello Giannelli, presidente dell’associazione dei presidi.
Costa: scelta prudente
Sulla scuola “affrontiamo una situazione dove il quadro cambia costantemente. Abbiamo modificato il protocollo prevedendo tre positivi per la Dad considerato che c’è un forte aumento dei contagiati tra gli under 12, che non sono ancora vaccinati, abbiamo ritenuto prudente, facendo una scelta condivisa con le Regioni, di tornare alla previsione iniziale”, ha sottolineato il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.
Sindacati: allarme e problemi
Ma i sindacati non sono d’accordo. “Abbiamo chiesto con urgenza di incontrare i rappresentanti del ministero della Salute perché la circolare ha messo in allarme tutto il personale scolastico e ha prodotto nuovi problemi ai dirigenti che dovranno nuovamente rivedere le procedure per il tracciamento. L’urgenza del ministero della Salute ci fa pensare che non si possono sottovalutare le misure anti contagio. È necessario un gesto di responsabilità da parte di tutti: non è il momento delle urla ma del dialogo per aiutare la scuola ad arrivare alle vacanze di Natale con il maggior numero di attività didattica in presenza”, è la critica di Maddalena Gissi (Cisl).