Volano le prime interdittive antimafia a Foggia. Colpita la “Foggia Service”, Società Cooperativa Sociale citata nella relazione di scioglimento del Comune. La Prefettura ha spiccato il provvedimento nelle scorse ore alla luce della presunta infiltrazione della mafia nella società che si occupava di bagni pubblici e guardiania.
Così l’oggetto della determina del Comune di Foggia: “Risoluzione del contratto di appalto rep. n. 10991 del 25 maggio 2021 riferito all’appalto per il servizio di pulizia e guardiania dei bagni pubblici di pertinenza comunale ubicati sul territorio cittadino”.
Il Comune ha deciso “di risolvere il contratto stante l’esito dell’informativa interdittiva antimafia”. Nei prossimi giorni potrebbero arrivare ulteriori provvedimenti nei confronti di altre società di Foggia e provincia. Tremano alcuni imprenditori che potrebbero vedere le proprie aziende finire sotto il controllo giudiziario.
Era “controllata” dal cassiera della Società Foggiana
“La società ‘Foggia Service’ – riportava la relazione di scioglimento firmata dal prefetto Carmine Esposito – risulta amministrata da un consiglio di amministrazione composto da un presidente, un vice presidente e da un numero di consiglieri variabile tra uno e sette, determinato di volta in volta prima dell’elezione. Vice presidente della cooperativa – è scritto nel documento – è la compagna convivente di Ciro Imperio (54enne detto ‘Ciruzzo Pisciacch’, ndr), elemento di vertice della batteria mafiosa Moretti-Pellegrino-Lanza, con il ruolo di cassiere della ‘Società Foggiana’ (operazione ‘Corona’), condannato, con sentenza irrevocabile – ricorda la relazione – nell’ambito del processo relativo all’operazione ‘Double Edge’ per associazione mafiosa”. La compagna “è stata deferita all’autorità giudiziaria – scrive Esposito -, oltre che per violazione della normativa sugli stupefacenti, anche per favoreggiamento personale proprio in favore di Imperio, che all’epoca era latitante”.
Da “Capantica” a Trisciuoglio e Rizzi
Il noto pregiudicato (Imperio, ndr) viene indicato anche come “luogotenente del boss mafioso Vincenzo Antonio Pellegrino alias ‘Capantica’, leader dell’omonima batteria che fa capo al boss Rocco Moretti“. Ma non è tutto, “dagli accertamenti effettuati dalla commissione di indagine, risulta che gli altri due componenti del consiglio di amministrazione della cooperativa ‘Foggia Service’ sono ritenuti uomini di fiducia del pregiudicato Imperio”. Il prefetto sottolinea anche i legami tra Imperio ed Ernesto Gatta, altro “morettiano” di rilievo. “Gli atti processuali, oltre a confermare il legame esistente tra i due – si legge -, evidenziano come il Gatta vantasse conoscenze importanti in ambienti politico-amministrativi comunali: quest’ultimo era stato assunto nella cooperativa ‘Centesimus annus’, destinataria di affidamenti da parte del Comune di Foggia, grazie all’intervento di un consigliere comunale”. (In alto, i bagni di via Galliani; nei riquadri, Esposito e Imperio)