“Escalation di ‘stupri’ alla funzione pubblica da loro rivestita”. Sono parole utilizzate dal gip nell’ordinanza dell’operazione “Icaro”, che ha portato all’arresto di manager, dirigenti e imprenditori della sanità. Tra questi c’è il super manager Vitangelo Dattoli, coinvolto nella gestione di alcuni appalti, dal trasporto organi fino alla riqualificazione di via Luigi Pinto per il nuovo policlinico di Foggia, passando per l’efficientamento energetico dell’ospedale. Quest’ultima, operazione che faceva “gola” al faccendiere Antonio Apicella, trait d’union con Roberto Pucillo (per i due era stato inizialmente richiesto il carcere).
Il manager di Triggiano si sarebbe speso direttamente per perorare la causa di Alidaunia nella gara da 4,6 milioni di euro affidata poi all’unico competitor: la milanese Avionord. In una intercettazione, il dirigente del Riuniti Costantino Quartucci dice al faccendiere, per tranquillizzare l’imprenditore, che “tutti, dal direttore generale e fino all’ultimo stronzo stanno lavorando per lui”. Il medico in pensione, in un passaggio con il cognato, consiglia di “fargli fare una settimana alle Isole Tremiti” al responsabile del Patrimonio perché “si sta spendendo tanto”. È noto che a gestire la tratta di collegamenti in elicottero da Foggia sia proprio Alidaunia. Peraltro, gli inquirenti hanno recuperato sul cellulare di Dattoli le foto di una vacanza alle Tremiti, nell’agosto del 2019, assieme all’elicotterista foggiano e le rispettive mogli. I due si incontrano nuovamente, il 22 gennaio 2020, al bar della stazione di Foggia, dove il manager avrebbe rassicurato Pucillo sulla soluzione della questione, facendo riferimento a “capitolati”, “offerte tecniche”, “ricorsi” e “posizionamenti”.
LA CONFESSIONE: “VITANGELO MI DISSE DI AVVICINARE COMPONENTI COMMISSIONE”
Dattoli avrebbe persino suggerito a Pucillo di contattare due membri della commissione di gara per conquistarne il voto favorevole nell’aggiudicazione finale.
“Partiva Vitangelo dal fatto che io dovessi dire ai due ufficiali dell’Aeronautica militare che erano miei fantocci.. – confessa Pucillo al suo autista –, io non ero nella condizione di dire ‘devi fare così…’ ma non glielo puoi manco dire… come fai a dire ‘senti, mi devi favorire’… erano loro che potevano dire ‘attenzione, noi ci teniamo a fare il servizio qua”.
Ancora, questa volta con Acquaviva: “Vitangelo Dattoli, che è successo?… gli ho detto di mettere 2 tecnici… di chiedere ad Amendola dei piloti… per fare la valutazione, no?… e quelli hanno fatto il compitino… io mica posso dire a quelli là… lui (Dattoli, ndr) pensava che io potessi interferire e influenzare gli ufficiali di Amendola… dice (ancora Dattoli, ndr) ‘io pensavo che tu…'”.
“Dunque – precisano gli inquirenti -, dalle parole di Pucillo si evince che Dattoli abbia esternato decisamente il suo pensiero circa la necessità/opportunità che l’imprenditore di Alidaunia dicesse a brutto muso ai due rappresentanti dell’Aeronautica Militare autorizzati a comporre la commissione aggiudicatrice, che erano ‘suoi fantocci’. Si tratta di ‘esternazioni’ certamente idonee ad integrare un tentativo di alterare le ‘regole del gioco’ procurando due voti favorevoli a Pucillo in seno alla commissione aggiudicatrice”.
“DATTOLI VOLEVA RIBALTARE GARA”
“Per tre volte ha tradito la sua funzione di supremo garante dell’imparzialità” nella stessa gara d’appalto. Per gli inquirenti, Dattoli avrebbe sponsorizzato Alidaunia in diverse circostanze: consegnando a Quartucci delle osservazioni di Pucillo sulla querelle dei costi di posizionamento; con la richiesta – sempre al dirigente – di procurare all’imprenditore lo ‘scritto difensivo’ preparato da Avionord (aggiudicataria) per rispondere all’accusa di aver presentato un’offerta anomala; infine, suggerendo all’avvocato di contattare due membri della commissione di gara per conquistarne il voto favorevole nell’aggiudicazione finale.
Le tre “incursioni” del direttore generale, scrivono gli inquirenti, si inseriscono in un contesto di interessamenti di Dattoli, che qua e là emergono dalle captazioni e rivelano (per lo più de relato) la volontà del dg non solo di essere informato in dettaglio su tutti i passaggi della gara, ma anche di contribuire al ‘pilotaggio’ della commissione e all’auspicata ‘vittoria’ dell’Alidaunia, fino a dirsi pronto (ad Alidaunia ‘sconfitta’) a scatenare una battaglia legale per ribaltare il risultato della gara”.
“Questa cosa qua – diceva Quartucci ad Apicella –, mò ce la dobbiamo mettere in bocca alla commissione tramite Dattoli”. La risposta del medico in pensione non lascerebbe dubbi sull’asse: “Tu dillo a Dattoli, (Pucillo, ndr) mi ha detto così ‘con questa si sintetizza tutto, si evitano ricorsi e cacchi vari’, ha detto ‘si taglia la testa al toro’“. Anche sulle tabelle costi il dirigente ha riferito di essersi “sentito pure con Dattoli” e che questi gli avrebbe detto “io voglio vedere prima io, prima di… commissione”.
Sulla presunta anomalia dell’offerta di Avionord, il manager aveva riferito che i chiarimenti richiesti non erano “soddisfacenti”. Ma il sigillo all’ipotesi accusatoria arriva da una intercettazione tra la dirigente Asl Rita Acquaviva e Pucillo, dopo l’aggiudicazione provvisoria alla società milanese, in cui quest’ultimo afferma: “Senti, Vitangelo mi ha detto… è stato categorico… ha già incaricato l’avvocatura… vuole aggiudicarla a noi, vuole buttarli fuori questi“. In un’altra, la frase memorabile: “Se avesse minimamente fatto come dicevo non c’era storia, mò invece dobbiamo stare a incontrarci come i carbonari la notte”. (In foto, Pucillo e Dattoli; sullo sfondo, le Isole Tremiti)