Michele Palmieri è il nuovo presidente del Consorzio di Bonifica Montana del Gargano. Lo ha eletto il Consiglio di Amministrazione dell’Ente insediatosi stamane a seguito delle elezioni consortili tenutesi il 3 ottobre scorso. 59 anni, dottore agronomo, titolare di un’azienda agricola in agro di Carpino, sarà affiancato nel suo incarico dal vicepresidente Michele Antonio Tabacco e da cinque consiglieri eletti nelle persone di Armillotta Francesco, Rocco Massimiliano Coccia, Libera Guerra, Eligio Giovan Battista Terrenzio, Berardino Totaro.
Il Consiglio di Amministrazione di nove componenti sarà completato quanto prima dai due Consiglieri da nominarsi a cura dei Comuni consorziati e della Provincia di Foggia. Nel suo intervento, il neo presidente Michele Palmieri, nel ringraziare per la fiducia accordata, ha rivolto parole di apprezzamento al presidente uscente, Eligio Giovan Battista Terrenzio, per il proficuo lavoro svolto nei sei anni alla guida dell’amministrazione consortile, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti ed hanno consentito di consolidare e affermare le peculiarità dell’unico Consorzio di bonifica montana in Italia.
“Continuità con la precedente amministrazione ma anche rilancio e rafforzamento di tutte le attività – ha aggiunto Palmieri – perché il Consorzio di Bonifica Montana del Gargano possa ampliare le iniziative al servizio del territorio e dei Comuni comprensoriali, con i quali la collaborazione istituzionale resta fondamentale e prioritaria, anche ai fini di un’azione congiunta e sinergica nei confronti della Regione Puglia e del Governo centrale”.
“Le sfide alle quali il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza chiama anche il nostro Consorzio ci vede pronti e disponibili con un patrimonio di esperienze e competenze che di concerto con la struttura operativa potranno sicuramente tradursi in nuove opportunità di finanziamenti ed in opere rapidamente cantierabili, in una logica di sistema che guardi nella loro interezza alla Capitanata ed al sistema della bonifica pugliese. Per il conseguimento di questi obiettivi – ha concluso Palmieri – sarà indispensabile la stretta collaborazione con tutte le organizzazioni professionali agricole per la condivisione degli obiettivi strategici, perché la delicatezza del momento economico e sociale richiede una grande unità dei corpi intermedi per una più proficua interlocuzione nei diversi ambiti istituzionali.