L’arresto del direttore generale del Policlinico di Foggia, Vitangelo Dattoli, potrebbe essere solo il primo capitolo di una vicenda giudiziaria molto più ampia. Nell’ordinanza del gip Armando Dello Iacovo ci sono altri 4 filoni, per altrettante gare, sempre al Riuniti e all’Asl. La prima riguarda la gara (da bandire) per il “riaffidamento del servizio di elisoccorso ordinario” che, secondo gli inquirenti, potrebbe “riattivare” Rita Acquaviva come potenziale responsabile del procedimento “bis”: una ipotesi pericolosa, per via dello stretto legame con l’imprenditore Roberto Pucillo e della figlia. Il “campanello d’allarme” arriva dall’affidamento, il 14 gennaio 2021, di una “manifestazione di interesse per fornire assistenza al Rup della futura gara” a Giovanni Ambrosone, amico dell’imprenditore di Alidaunia, e “già suo intermediario nelle interlocuzioni con Francesco Sallustio (aggiudicatario del servizio di assistenza al Rup per la ormai famigerata gara”.
Poi c’è la “gara telematica per la fornitura di un servizi odi supporto a Rup e Rua per l’attuazione, il monitoraggio e la rendicontazione degli interventi programmati come sub-azione 9.12 del Por Puglia 2014/2020″. “Anche per l’anno in corso – è riportato nelle carte – la gara è stata aggiudicata alla UPFront Advisory (dal 2018, NdR), come era già avvenuto per il 2019 e il 2020, con l’attivazione di Costantino Quartucci (capo del Patrimonio del Riuniti): per la predisposizione degli atti di gara in combutta con una consulente informatica che avrebbe svolto lo stesso ruolo di ghost writer di Roberta Pucillo“.
Ancora, la “redigenda procedura di partenariato pubblico-privato inerente all’efficientamento energetico dell’ospedale“. Una gara che, secondo gli inquirenti, faceva gola al medico in pensione e faccendiere Antonio Apicella. Intercettato con suo figlio, dice di “essersi incontrato con il ‘barese’ e che il suo interlocutore è l”ingegnere’, riferimento più che plausibile a Nicola Stefanelli, Rup della procedura.
Infine, la gara bandita (ma non ancora aggiudicata) per il nuovo assetto del Policlinico e la riqualificazione di via Luigi Pinto. I sospetti degli inquirenti, in questo caso, sono focalizzati sulla predisposizione di un “bando fotocopia” a beneficio di una delle società partecipanti (la “Garibaldi-Fragasso srl”) che, precisano, “non possono essere fugati dal ‘ritiro’ di quella società guarda caso dopo le perquisizioni/sequestri della polizia giudiziaria”. “E, soprattutto – aggiungono -, contano ai fini dell’attualità del rischio di recidiva specifica in capo a Dattoli, frequentatore non occasionale di Giuseppe Fragasso (legale rappresentante della società, non indagato), con il quale non ha disdegnato di incontrarsi anche alla presenza di un mezzo della commissione di verifica preventiva della gara in oggetto (Nicola Stefanelli, non indagato in questo filone); il che, letto unitamente agli stretti legami emersi tra Dattoli e il tecnico incaricato della progettazione preliminare ed esecutiva (ing. Nicola La Macchia, non indagato), fa ritenere che, nonostante il ritiro della società di Fragasso, al direttore generale non manchino la volontà e gli agganci giusti per reiterare anche in questa gara (aggiudicandola) condotte analoghe a quelle accertate per l’affidamento del servizio di trasporto d’organi”. Sono stati intercettati diversi incontri a Bari, con imprenditori e progettisti nei pressi della Esse Ingegneria Srl e allo Sweet Coffee Bean, in Prefettura e durante una cena.
Sabato gli interrogatori
Sabato sono previsti gli interrogatori ai quali prenderanno parte gli avvocati difensori, l’obiettivo di questi ultimi è attenuare le misure cautelari. I reati ipotizzati, che vengono contestati a vario titolo, sono turbata libertà degli incanti, turbata libertà di scelta del contraente, falso ideologico in relazione alla gara per l’elisoccorso dell’Asl di Foggia e a quella per l’elitrasporto di organi ed équipe mediche, nelle quali sarebbero stati presi accordi per favorire Alidaunia. Ci sono anche altri indagati nelle due aziende sanitarie del Foggiano: Vito Piazzolla, direttore generale dell’Asl foggiana; il direttore sanitario Antonio Nigri e l’ex direttore amministrativo Ivan Viggiano, Attilio Dal Maso (rup di una delle gare incriminate) e il dottor Salvatore D’Agostino (sempre del Riuniti). (In foto, da sinistra, il gip Dello Iacovo, Dattoli e Apicella; sullo sfondo, il policlinico)