Nuovo attentato a Foggia. La notizia è circolata solo nelle scorse ore, ma risale alla notte tra sabato e domenica scorsi. Un ordigno è esploso davanti al Poseidon, locale di vico Ciancarella, centro storico della città, già colpito a novembre 2019. Danni alla saracinesca, ripristinata e sostituita dai proprietari nel giro di poche ore. Il titolare dell’attività è lo stesso della “New Coffee 0861”, azienda alla quale, pochi giorni fa, ignoti hanno fatto saltare in aria un furgone. Per la bomba al Poseidon del 2019 venne arrestato e condannato a sei anni di reclusione Antonio Rameta, un giovane albanese che avrebbe agito su ordine della mafia foggiana.
Il titolare del locale non è nuovo alle cronache locali in quanto lui stesso coinvolto in operazioni anticriminalità delle forze di polizia. Il suo nome compariva anche in una delle liste delle estorsioni recuperate dagli investigatori durante il blitz contro la mafia foggiana, “Decimabis”. Nelle carte dell’inchiesta, l’uomo fu indicato come “promoter dell’agenzia di scommesse denominata ‘Easy World’, dell’agenzia di scommesse ‘New Beat 0861’ e titolare della ‘New Coffee 0861’. Per lui tangente mensile di 1500 euro poi ridotta a 1000 euro a seguito del mutamento delle strategie criminali”.
Sull’ultimo attentato al Poseidon indagano gli agenti della squadra mobile coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Bari. Intanto, salgono a sei gli episodi dinamitardi nel Foggiano da inizio 2022: due bombe esplose a San Severo ai danni di altrettanti negozi, poi quella al fioraio di via Guido Dorso a Foggia, e ancora l’incendio del furgone della “New Coffee”, sempre nel capoluogo. Infine, l’ordigno a Vieste davanti all’abitazione del cugino del boss Raduano e, appunto, la bomba al Poseidon. (In alto, l’attentato del 2019)