Green pass base o super? Quando serve l’uno e quando l’altro? E quali sono i cosiddetti ‘servizi essenziali’ per cui il Green pass non è necessario? Proviamo a fare chiarezza rispondendo a questa e altre domande.
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Green pass, le date-chiave
Innanzitutto le date. Dal 10 gennaio è scattato l’obbligo di Green pass rafforzato per locali, sport e trasporti. Altra tappa-chiave è quella del 20 gennaio, quando scatterà l’obbligo di Green pass ‘base’ per andare dal parrucchiere o dall’estetista. Lo stesso varrà anche per i colloqui visivi in presenza con i detenuti all’interno degli istituti penitenziari per adulti e minori. Scatterà invece dall’1 febbraio l’obbligo di certificazione verde base per l’accesso a pubblici uffici, servizi postali, bancari e finanziari, attività commerciali, “fatti salvi quelli necessari per assicurare il soddisfacimento di esigenze essenziali e primarie della persona”, come recita l’articolo 3 del decreto legge del 7 gennaio 2022.
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Green pass base e rafforzato: dove serve. Le tappe dal 10 gennaio e le nuove regole
Quando non serve il Green pass
Il decreto del governo garantisce l’esenzione dal green pass per i “servizi essenziali“. Di che servizi si tratti lo chiarirà un dpcm (decreto della presidenza del Consiglio) in fase di preparazione. In base alle anticipazioni emerse, non sarà richiesto il certificato verde per entrare nei negozi di alimentari e supermercati, farmacie, nell’ambulatorio del medico di base, dal veterinario, ma anche nelle edicole e nei tabaccai. Nessun pass anche in caso di esigenze di giustizia come denunce per reati (le vittime si possono recare in caserma o questura senza pass) o tutela dei minori.
Servirà per supermercati e farmacie?
In attesa dei chiarimenti, nei servizi essenziali sono sempre rientrati – stando ai precedenti provvedimenti del governo – i supermercati, le farmacie, le edicole, i tabaccai, le librerie e più in generale i negozi che vendono beni di prima necessità. Ovvero i servizi garantiti anche durante il lockdown. E’ quindi plausibile che saranno queste le categorie che non verranno toccate dall’obbligo di Green pass.
Quando serve il Super Green pass
Ricapitoliamo invece quali sono le attività che dal 10 gennaio hanno invece bisogno del Super Green pass. Secondo gli ultimi decreti del governo, si dovrà certificare il possesso del certificato verde “rafforzato” (ottenuto con vaccino, guarigione o guarigione dopo il vaccino, quindi senza tampone negativo esclusi gli under 12 e le persone esenti dalla campagna vaccinale con certificazione medica) per accedere a musei, luoghi di cultura e mostre; piscine, centri natatori, palestre, sport di squadra, centri benessere, anche all’interno di strutture ricettive, per le attività al chiuso e all’aperto, spazi adibiti a spogliatoi e docce (esclusi gli accompagnatori delle persone non autosufficienti per età o disabilità); centri termali (salvo che per accessi necessari a prestazioni rientranti nei livelli essenziali di assistenza e ad attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento; centri culturali, centri sociali e ricreativi, per le attività al chiuso e all’aperto, esclusi i centri educativi per l’infanzia; sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò. Servirà anche per accedere ad alberghi e altre strutture ricettive e ai servizi di ristorazione prestati all’interno degli stessi, anche se riservati ai clienti ivi alloggiati; sagre e fiere, convegni e congressi; feste conseguenti alle cerimonie civili o religiose; impianti di risalita con finalità turistico-commerciale, anche in comprensori sciistici; servizi di ristorazione all’aperto e al chiuso. Sui mezzi di trasporto, il Super Green pass è necessario da oggi per accedere ad aerei, navi e traghetti interregionali, treni interregionali, Intercity, Intercity Notte e Alta Velocità, autobus che collegano più di due regioni; autobus adibiti a servizi di noleggio con conducente, funivie, cabinovie e seggiovie, se usate con la chiusura delle cupole paravento, anche in comprensori sciistici; mezzi del trasporto pubblico locale o regionale.