Da lunedì 24 gennaio la Puglia entra ufficialmente in zona gialla, assieme alla Sardegna. La firma sull’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza, è arrivata nel pomeriggio di oggi.
Il cambio di colore era nell’aria già da giorni a causa della crescita sostenuta dei contagi. La regione guidata da Michele Emiliano già da una settimana ha fatto registrare un indice elevato di occupazione dei posti letto negli ospedali, con il superamento della soglia di sicurezza. La Puglia ha un tasso di occupazione dei reparti del 24 per cento: la soglia di sicurezza è fissata al 15. Nelle terapie intensive la percentuale è del 13, la soglia è stabilita al 10 per cento. L’incidenza dei positivi ogni 100mila abitanti è di 1.347 (il datop è aggiornato a giovedì 20 gennaio).
Cosa si può fare
Il passaggio in zona gialla avviene quando si superano tre parametri: l’incidenza settimanale di nuovi positivi deve superare i 50 casi ogni 100mila abitanti; il tasso di occupazione in area medica deve essere oltre il 15% e il tasso di occupazione in terapia intensiva oltre il 10%. Con le nuove regole, per i vaccinati in sostanza non cambia nulla. Infatti a Natale è stato introdotto per tutti, immunizzati e non, l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, indipendentemente dal colore delle regioni. La regola sarà valida fino al 31 gennaio. Mentre fino alla fine del periodo d’emergenza, quindi il 31 marzo, dovremo indossare le Ffp2 (qui come riconoscere quelle a norma) in cinema, teatri, mezzi di trasporto. Consentiti gli spostamenti tra Comuni.
Il tampone e i divieti
Lungo l’elenco dei divieti per i cittadini non vaccinati. Dal 10 gennaio al 31 marzo, secondo quanto ha stabilito l’ultimo decreto, senza Green pass rafforzato – ottenuto dopo la vaccinazione o la guarigione – non si potrà salire sui mezzi di trasporto (dai bus ai treni agli aerei), non si potrà soggiornare in hotel e neppure sedere al tavolo del ristorante, nemmeno all’aperto, visitare una mostra, andare a sciare, alle terme o in piscina. Tutte possibilità riservate agli altri, vaccinati o guariti.