L’edificio comunale non è più off limits per disabili in carrozzina. È stato inaugurato questa mattina l’accesso principale di Palazzo di Città a Cerignola, rimesso a nuovo e accessoriato con un’ampia rampa. Fino a ieri l’alternativa alle scale era l’ingresso laterale, impropriamente utilizzato come accesso secondario. Da oggi si accede tutti dalla stessa porta, sovrastata dalla targa di intitolazione a ricordare che Cerignola fu la città di Zingarelli, Di Vittorio e Tatarella. E senza passare per il Comando dei Vigili Urbani, che guadagna un ingresso tutto suo. Non è, dunque, lo scivolo l’unica novità. Un gabbiotto di vigilanza a destra, a monitorare gli accessi, e porte automatiche per l’ingresso rinnovato. Di fronte all’entrata utili pannelli indicanti la distribuzione dei settori, uffici e servizi nei diversi piani della struttura comunale.
“Devo confessarvi la grande soddisfazione di poter entrare nel Comune di Cerignola dalla parte che hanno potuto usare i nostri fratelli e sorelle meno fortunati”, il commento del sindaco Franco Metta che ha invitato esponenti e rappresentanti delle associazioni di disabili al primo varco, brindand con loro, nelle rinnovate stanze del Comando dei vigili urbani, le festività alle porte.
“Sono leggermente commosso e non me ne frega niente di dimostrarlo”, ha continuato in occasione del brindisi, prima di trasferire gli scambi augurali con dirigenti e dipendenti comunali nell’aula consiliare, alla presenza del vescovo Luigi Renna.
“Questo ingresso –ha aggiunto- serve a rendere più decoroso e vigilato l’accesso al Comune di Cerignola non per tenere lontano dal Palazzo i cittadini, come ha detto qualche sciocco”. Un progetto già nei cassetti della passata amministrazione di centrodestra, ammette il primo cittadino a l’Immediato, e “come tutte le cose di Giannatempo –ironizza- è rimasto un progetto, ma io l’ho realizzato”.
Un restyling che se da un lato conferisce la dignità di istituzione alla casa comunale, dall’altro ha destato polemiche e critiche per le spese e modalità di realizzazione dei lavori.
Erano stati i consiglieri comunali di minoranza in quota Pd a denunciare le “spese pazze” del dirigente e comandante della polizia Municipale, Francesco Delvino. Nell’elenco a firma del capogruppo Daniele Dalessandro, accanto all’affidamento all’azienda I-Tel di Roma (per complessivi 47.580,00 euro) per la messa a punto di un’app su smartphone per avere informazioni sul traffico in tempo reale, pagare le multe, ricevere informazioni turistiche, figura anche la maggiorazione di 12.200,00 euro, rispetto al precedente impegno di spesa, pari a circa 38mila euro, per i lavori di adeguamento dell’ingresso principale del Comune, affidati, in questa modalità a puntate, in via diretta, alla ditta Raffaele Maggio automazioni, scongiurando l’evidenza pubblica.
Un passaggio su cui sindaco e dirigente si difendono. “Hanno fatto polemica sul sindaco che rifiuta le mazzette, figuriamoci su tutto il resto. Non vedo quale sia il problema”. Sul punto del rifinanziamento a lavori in corso e già affidati ha replicato Delvino: “Il completamento dei lavori è stato un completamento nel senso più puro del termine, nel senso che una volta avviati i lavori ci siamo resi conto che occorreva fare qualcosa di più. L’accesso con le chiavi elettroniche per tutti i dipendenti, l’informativa interna sulla distribuzione delle scale e ascensori per l’accesso ai vari uffici, che è tutto da ottimizzare”. É stato arrettrato il fronte degli uffici all’entrata per creare maggiore spazio all’interno, per ricavare vani necessari all’attività del Comado, compreso un accesso riservato che introduce alla centrale operativa. “Noi abbiamo solo aperto il varco all’ottimizzazione funzionale di Palazzo di Città. In corso d’opera sono venute fuori delle esigenze –spiega- e si è reso necessario un rifinanziamento di circa 15mila euro”. Anche per garantre una distinzione netta tra uffici aperti al pubblico e uffici secretati al pubblico in via ordinaria, perchè riservati all’attività che è spesso di polizia giudiziaria.
Al suo arrivo Delvino ha trovato “una struttura mal distribuita, non funzionale, con inutili corridoi”. “Per cui abbiamo fatto un processo di revisione che è partito prima dall’ottimizzazione della funzionalità –continua-, poi siamo andati sull’aspetto della logistica”. Obiettivo principale è stata la riattivazione della centrale operativa, accompagnata dalla dotazione tecnica per farla funzionare.
Con l’attivazione della centrale è stato potenziato il controllo terriotoriale, sopperendo alla carenza di risorse umane, con due addetti al controllo dei monitor e predisponendo interventi live per problemi di traffico ed eventuali violazioni al codice della strada. Le sanzioni più frequenti riguardano auto in sosta vietata o irregorale, che rappresentano il primo livello di infrazioni. Il dirigente rimanda però al nuovo anno un puntuale bilancio. “Sono solito dare i numeri una volta l’anno, il 20 gennaio, in occasione della festa il giorno del nostro protettore San Sebastiano”.