Si è tenuta nel primo pomeriggio di oggi l’udienza preliminare per il femminicidio di Roberta Perillo, ragazza di 32 anni uccisa brutalmente l’anno scorso a San Severo, all’esito della quale il giudice Michela Valente ha rinviato a giudizio Francesco D’Angelo, accogliendo la richiesta della pm Rosa Pensa, e dei difensori della famiglia Perillo, gli avvocati Guido de Rossi, Roberto de Rossi e Consiglia Sponsano.
Il gup nel disporre il rinvio a giudizio dell’imputato, ha fissato la data d’udienza dibattimentale il prossimo 25 settembre dinanzi alla Corte d’Assise del Tribunale di Foggia, con il Collegio presieduto da Mario Talani.
In sede di udienza, alla quale erano presenti i genitori della vittima, sono state ammesse le costituzioni di parte civile dei parenti della giovane.
D’Angelo, accusato di omicidio aggravato, è attualmente detenuto presso la Casa Circondariale di Lecce. I fatti risalgono all’11 luglio 2019, quando fu ritrovato il cadavere della giovane ragazza all’interno della vasca da bagno del suo appartamento. Secondo quanto accertato, il femminicidio sarebbe avvenuto perché D’Angelo non avrebbe accettato la scelta della ragazza di porre fine alla relazione, prima strangolandola e poi annegandola nella vasca.
Queste le dichiarazioni del difensore del padre della vittima, l’avvocato Guido de Rossi: “Siamo ovviamente soddisfatti, ma non è che il primo passo di un percorso lungo e certamente complesso; sono comunque fortemente convinto che prevarrà la verità, e intendo precisare una volta ancora che i nostri assistiti, che anche oggi hanno dato prova di grande dignità e compostezza, non sono animati da alcun sentimento di vendetta, ma da un legittimo anelito di giustizia”.