Si è conclusa nel Tribunale di Foggia l’ultima udienza del processo “Reditus”, che vedeva inizialmente alla sbarra sette sanseveresi, accusati di molteplici episodi di estorsioni legati ai furti d’auto, il cosiddetto “cavallo di ritorno”.
Assolto con formula piena Vincenzo Zizzo (foto sopra), dipendente comunale, difeso dagli avvocati Giuseppe e Raffaele Casale. Durante il dibattimento è stato dimostrato che l’uomo era stato coinvolto nelle intercettazioni solo perché aveva cercato di aiutare un suo zio vittima del furto dell’auto.
“Termina così l’incubo giudiziario che ha travolto questo incensurato – il commento dei legali -, il quale durante le indagini era stato anche arrestato in applicazione di una misura cautelare detentiva emessa dal gip, annullata dieci giorni dopo dal Tribunale della Libertà di Bari”.